domenica 17 giugno 2007

Paprika - Sognando un sogno di Kon Satoshi

In Giappone è stato inventato un nuovo modo per fare psicoterapia. Uno scienziato, tanto geniale quanto infantile e tendente alla pinguedine, ha costruito una macchina in grado di mostrare i sogni ed anche di condividerli. L’invenzione in questione, battezata PT, viene sottratta da qualcuno interno al laboratorio. Le indagini vengono condotte dall’avvenente dottoressa Atsuki Chiba, il cui alter ego onirico, che possiede tutte le caratteristiche di personalità che Atsuki non ha (simpatia, gioa, amore per la vita) porta il nome di Paprika.

Paprika, coadiuvata da un detective della polizia, in cura sperimentale con PT e coinvolto suo malgrado nelle indagini, scopre una cosa potenzialmente terribile: il PT si comporta come un’allergia e una mente umana, una volta che è venuta in contatto con PT, può essere violata dalla macchina che fa entrare nei sogni anche quando il soggetto è sveglio e non è collegato all’apparecchiatura. Si rischia quindi che chiunque possa entrare nei sogni di chiunque, manipolandoli ed influenzando in questo modo la vita reale. Paprika-Atsuki ed il poliziotto dovranno salvare l’umanità da questa terribile prospettiva, e contemporaneamente proteggere se stessi dai propri sogni.

Kon Satoshi, già autore del natalizio film d’animazione Tokio Godfathers, si addentra in un campo tanto interessante quanto difficile da maneggiare. Ne viene fuori un film incredibilmente affascinante nella prima parte, in cui il regista ci introduce al miracolo di PT e possiamo sbirciare nei sogni altrui; la seconda parte perde di mordente, scema per il continuo accumulo di elementi nell’intreccio, che né aiutano lo spettatore nella fruizione, né aiutano il film, appesantendolo di molto. Resta comunque il merito di aver parlato in modo originale del sogno, del suo rapporto col reale, della sottile linea di divisione che separa questi due mondi, l’uno delle tenebre l’altro della luce.

E resta anche il fatto che l’ambito toccato, il sogno, è da sempre uno di quelli che più hanno affascinato l’uomo sia a livello filosofico che psicologico. Satoshi si diverte ad esplorare questo mondo, e la prima parte riflette questa sua gaiezza. Le immagini perdono di consequenzialità, assumono una propria inesplicabile logica nel susseguirsi l’un l’altra; i colori sono squillanti, i suoni cacofonici ed accavallati, i dialoghi degni del miglior artista surreale. Lo spettatore è ipnotizzato dalle scene dei sogni, da queste parate di personaggi inesistenti, e vorrebe poter non tornare mai indietro. Ed ecco che Satoshi ci avvisa che è proprio questo il più grande problema dei sogni: non vorrebbe mai, per nessun motivo al mondo, tornare indietro.


Titolo originale: Paprika

Nazione: Giappone

Anno: 2006

Genere: Animazioni

Durata: 90’

Regia: Kon Satoshi

Sito ufficiale:

Cast:

Produzione: Mad House Ltd.

Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia

Data di uscita: Venezia 2006



da www.nonsolocinema.com

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